Una settimana fa durante un viaggio on the road con delle amiche, abbiamo deciso di fermarci ad Assisi. Ci ero già stata anni fa, ma ero giovane e conoscevo poco i fiori di Bach.
Camminando nelle sue vie, invece questa volta ho sentito forte il messaggio dell’Olivo.
Perché l'Ulivo?
Ho sempre considerato Assisi come l'ombelico spirituale del mondo.
Dal 1961, centinaia di migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo, hanno marciato da Perugia ad Assisi per promuovere il rispetto dei più importanti valori e diritti universali, fra i quali la pace e la libertà.
Sul portale di san Francesco, ho trovato una bella descrizione sul simbolismo nei secoli dell'Ulivo
Da sempre questa pianta è associata alla Pace. Ma ha un messaggio che arriva da ben più lontano, ed esattamente dalla tradizione greca, dove era già considerata una pianta sacra, usata per le corone degli atleti vincitori delle Olimpiadi. I canti epici narrano che persino la dea Atena lo offrisse agli ateniesi in segno di pace, all’indomani della sconfitta di Poseidone.
Per i Romani l'ulivo era il simbolo più alto per onorare gli uomini illustri. Nella tradizione ebraica era simbolo di giustizia e sapienza; infatti, nel libro della Genesi si racconta che, dopo il diluvio universale, una colomba portasse a Noè un ramoscello d'ulivo, per annunciargli che Terra e Cielo si erano finalmente riconciliati. Il ramoscello d'ulivo, dunque, era contemporaneamente simbolo di rinascita, perché dopo la devastazione del diluvio la terra tornava a fiorire, e simbolo di pace, perché attestava la riconciliazione fra Dio e Uomo.
Nella tradizione cristiana, l’ulivo è principalmente il segno che caratterizza la Domenica delle Palme, detta anche Domenica della Passione, ossia quella immediatamente precedente la festa della Pasqua. Dunque, l’ulivo rappresenta Cristo stesso che, mediante il suo sacrificio, diventa strumento di riconciliazione e di pace per l’umanità.
Questa è la medesima accezione, con la quale, nelle fonti agiografiche di san Francesco, compaiono i rami di ulivo: il giorno dopo la morte di Francesco, numerosissimi cittadini di Assisi con tutto il clero prelevarono dalla Porziuncola il sacro corpo e «lo trasportarono onorevolmente in città tra inni e canti e squilli di trombe. Tutti, munitisi di rami di ulivo e di altri alberi, seguendo insieme in solenne corteo le sacre esequie, procedevano cantando a piena voce inni di lode al Signore nello splendore di innumerevoli fiaccole» (FF 523). Così, Tommaso da Celano, nella prima Vita di san Francesco, descrive le esequie del Santo, proiettandole in un clima di festa e letizia per il dies natalis (giorno della nascita al cielo) di colui che aveva chiamato sorella persino la morte.
Fiore di Bach: Olive
L’Ulivo è presente anche nei 38 fiori del dr. Bach, e fa parte del gruppo per l’insufficiente interesse per le circostanze presenti.
L'Ulivo è diffuso in tutta l'area mediterranea, ed è una pianta robusta e longeva, capace di sopportare le peggiori condizioni meteorologiche, e a volte anche agli incendi. A causa della sua resilienza, è diventata simbolo di vita.
Questo rimedio viene consigliato per la stanchezza e l’esaurimento fisico e mentale. Aiuta a ristabilire la forza e la fiducia necessarie per andare avanti.
L’elemento più rilevante rispetto alla crescita dell’albero è che, nonostante possa venir tagliato, la pianta butta fuori nuovi getti da cui cresceranno nuovi rami. Nonostante le avversità, l’Ulivo ha una grande capacità rigenerativa.
Energeticamente, quando siamo esauriti, Olive ci fa riconnettere la nostra energia e ci aiuta a riaccendere il nostro fuoco interiore.
La descrizione del dr. Bach
Quelli che hanno sofferto molto mentalmente o fisicamente e sono tanto stanchi e affaticati da sentirsi allo stremo delle forze, incapaci di compiere il minimo sforzo. La vita quotidiana per loro è un duro lavoro, senza piacere.
– I dodici guaritori e altri rimedi