Si nasce a testa in giù, come nella carta dell’Appeso, Da questa posizione, vediamo il mondo da una prospettiva diversa. La testa è illuminata, sta per arrivare una rivelazione.

Arriva subito dopo la carta della Morte, un Arcano di passaggio. Siamo obbligati a lasciare tutto per passare a un nuovo stato, con la sola speranza, come illustrato in un angolo della carta, di una nuova alba.

Lasciamo il nostro vecchio involucro, ma non la nostra anima, che passerà al prossimo corpo (e alla nuova vita). 

La carta della Temperanza ci mostra la nostra essenza angelica. In questa fase troviamo un equilibrio tra le forze esterne e interne.

Ma non è ancora finita, ora arriva l’arcano della Torre, che così tanto spaventa, una forza esterna che distrugge ciò che rimane del nostro corpo. 

Ma per che motivo si presenta? 

Mi è venuto in aiuto il mazzo di carte "felino" di Jodorowskj.

Dopo la distruzione c’è sempre la ricostruzione, o così dovrebbe essere.  

Per chi non conosce questo mazzo, un albero viene colpito dal fulmine, e due gatti scappano scegliendo percorsi alternativi. Scappano, non precipitano. 

Trovano percorsi alternativi, immaginano nuove prospettive e le realizzano. La luce del fulmine è la luce dell’attesa della nascita dell’Appeso.

La promessa di una nuova vita, che infine si realizza nella carta delle Stelle. 

È finalmente l'alba, la promessa di un nuovo giorno.  

La fanciulla della carta è nuda, perché ha lasciato tutto dietro di sé. Una nuova carta di equilibrio, ormai si è spogliata di tutto. È pronta per seguire le stelle che le indicheranno in un nuovo futuro.