Nora Weeks, l’assistente del dr. Bach, scrisse che l’utilizzo del fiori di Bach dovesse essere semplicissimo:
“Ho fame, vado nell’orto e raccolgo una lattuga; 

sono spaventato e ammalato, prendo una dose di Mimulus.” *

 

Così è che tento di fare quando vi racconto dei rimedi: renderveli “semplici”.

Questo non significa che il metodo del dr. Bach sia semplicistico o superficiale. Anzi…

La differenza tra un rimedio all’altro ha confini estremamente sottili, quindi si deve continuamente studiarli e, se possibile, osservarli in natura per capire il loro messaggio.

Come se questo non bastasse, noi siamo estremamente complicati. 

 

Stephan Ball nel suo libro Floriterapia di Bach (lo consiglio a tutti quelli che iniziano a studiare i 38 rimedi) scrive

“Come abbiamo visto, per molte persone è difficile guardare dentro di sé con la stessa obiettività con cui osservano gli altri. In questi casi può essere utile ascoltare un altro parere”.

 

E questo è quello che faccio quando viene una persona in consulenza da me,  interpreto le sue emozioni attraverso quello che dice e, soprattutto, non dice. Osservo la sua gestualità, come si pone nei miei confronti e nello spazio che lo circonda, e così via.

Per questa parte ho studiato tanto e continuo a specializzarmi, oltre a fare tanta esperienza. 

Perché. come scriveva Edward Bach:

"Tutti sanno che la stessa malattia può avere effetti diversi su persone diverse: sono gli effetti che vanno curati, perché ci guidano verso la vera causa". 

 

Lo stesso metodo utilizzato quando lavoro con gli animali. I rimedi sono gli stessi, ma il linguaggio animale è differente dal nostro. 

 

Per questo è importante  consultare chi ha fatto un percorso di studio serio, e non affidarsi a chi ha letto solo un libro o due. 

Perchè ho dedicato un post a questo argomento? Semplice, sono stanca di sentirmi dire che i rimedi non funzionano. Quello che non funziona è chi ve li prescrive, se non è qualificato.

 

* A proposito, Mimulus è il rimedio per tirar fuori coraggio e forza che si nascondono dentro di noi, in modo da affrontare le prove quotidiane della vita a testa alta. Come ha fatto il Leone del Mago di Oz, che credeva di essere codardo, e alla fine ha imparato a cogliere a proprio favore le situazioni, “rischiare” e  a provare a trasformare  il pensiero in azioni.

E come ho fatto io, per scrivere questo post un pò polemico.