Sono stanca di trovare ogni anno auguri ironici, di amici e ahimè, anche di amiche, di “buona Befana!!!”, intesa come una donnina anziana, brutta, buffa, con il naso adunco e tutta storta, oppure, come una fanciulla super sexi, e per questo da prendere in giro.
Così qualche anno fa ho cercato la sua leggenda, e, come ogni anno, ve la racconto.
È la storia di una donna come tutte noi, ahimè troppo affaccendata, e a causa di questo motivo, si perde un incontro prezioso.
Non vi risuona?!?
Quando si rende conto di ciò che ha perso, è ormai troppo tardi.
Ma è una sognatrice, quindi si mette in cerca.
Non è quello che facciamo tutte noi “Donne che corrono con i Lupi”?
Però quest'anno vorrei consigliarle un fiore di Bach: Oak.
Arrivate fino in fondo alla pagina e vi racconterò perché le potrebbe essere utile.
La leggenda della Befana
I Re Magi stavano andando a Betlemme per rendere omaggio al Bambino Gesù. Giunti in prossimità di una casetta decisero di fermarsi per chiedere indicazioni sulla direzione da prendere.
Bussarono alla porta e venne ad aprire una vecchina. I Re Magi chiesero se sapeva la strada per andare a Betlemme perché là era nato il Salvatore. La donna che non capì dove stessero andando i Re Magi, non seppe dare loro nessuna indicazione.
I Re Magi chiesero alla vecchietta di unirsi a loro, ma lei rifiutò perché aveva molto lavoro da sbrigare.
Dopo che i tre Re se ne furono andati, la donna capì che aveva commesso un errore e decise di unirsi a loro per andare a trovare il Bambino Gesù. Ma nonostante li cercasse per ore ed ore, non riuscì a trovarli e allora fermò ogni bambino per dargli un regalo nella speranza che questo fosse Gesù Bambino.
E così ogni anno, la sera dell' Epifania lei si mette alla ricerca di Gesù e si ferma in ogni casa dove c'è un bambino per lasciare un regalo, se è stato buono, o del carbone, se invece ha fatto il cattivo.
Perché Oak?!?
Quando ho riletto questa leggenda, mi è venuto in mente Oak (Quercus Robur), il rimedio per le persone forti che non desistono mai di fronte alle avversità. Hanno un forte senso del dovere, e non si fermano mai, incuranti anche se si ammalano o esauriscono, fino ad arrivare a spezzarsi. Il rimedio insegna loro a essere più sagge e a capire quando è il momento di fermarsi
La quercia fa parte della famiglia delle Fagacee ed è uno degli alberi più sacri all'uomo. È comune in tutta Europa, ed è una pianta maestosa e longeva. Possiede radici grandi e profonde e può raggiungere l'altezza di circa 30-40 metri. Tutto di questo albero si può sfruttare, dal legno per le costruzioni, alle ghiande, che venivano utilizzate per fare la farina per il mangime degli animali (e non solo). Tra le su fronde dà riparo a tanti animali. È un albero veramente generoso e potente, ma per abbatterla, basta un fulmine.