L'Arcano della Morte in Arte e nei Fiori di Bach

Cesare Maggi, Il Ritorno (1909)
Cesare Maggi, Il Ritorno (1909)

Qualche giorno fa mi sono recata a Novara per visitare una mostra dedicata all' “Ottocento in collezione. Dai Macchiaioli a Segantini”.

E lì mi sono imbattuta in questo quadro: “Il Ritorno” di Cesare Maggi.

 

Montagne innevate regnano apparentemente immobili e, minuscolo, un carro con una bara e due donne che lo seguono a qualche passo di distanza

Assoluta assenza di rumori sussurrato dagli spazi innevati. Un silenzio che dovrebbe sempre accompagnare il passaggio dalla vita alla morte.

Poi si notano delle figure scure in movimento sulla neve, quasi  impercettibili nella grandiosità del quadro. 

Piccole formiche nell’immensità della Natura,  sembrano sussurrare quanto sia microscopica e transitoria l’esistenza umana in rapporto a quella apparentemente infinita delle alte vette rappresentate.

Indicano un ritorno verso l’ultima dimora, dove non è possibile portarsi dietro nulla, se non la memoria di chi ci ha voluto bene.

 

Mi ha riportato in mente la figura archetipale dell’Arcano Maggiore della Morte.

Un passaggio tra due dimensioni.

Un ciclo che si chiude.

Ci presentiamo all'appuntamento  nudi,  carichi solo del Bene ed il Male raccolto in vita.

Anche l’Angelo della Morte è rappresentato privo di tutto, perfino della carne. 

Passiamo attraverso un cancello, dove ci aspetta una nuova vita, preannunciata da un’alba luminosa.

 

"La Morte non è che un cancello.

Con la Morte non finisce niente.

E' un cancello, che si deve attraversare per proseguire il viaggio,

e per il quale passano tutti.

Io sono qui per aiutarli a passare e per dire addio a chi se ne va.

E quando guardo partire qualcuno, dico: Arrivederci!"

(Yojiro Takita)

 

 

Juglans regia (Noce)
Juglans regia (Noce)

Se invece volessi associare un Fiore di Bach a questo quadro, forse sceglierei Walnut, un'essenza che protegge dalle influenze esterne legate al cambiamento e alla transizione.

 

É un fiore che può essere utilizzato, insieme ad altri, per l'elaborazione del lutto.

 

 

La descrizione del dr. Bach
- I Dodici Guaritori e altri rimedi

 

Per quelli che posseggono ideali e ambizioni di vita ben definiti e ai quali stanno adempiendo, tuttavia in rare occasioni sono tentati dall’altrui entusiasmo, convinzioni o forti opinioni, di allontanarsi dalle proprie idee, dai propri fini e dal proprio lavoro. Il rimedio conferisce costanza e offre protezione dalle influenze esterne.

 

Camilla Marinoni