Questa settimana ho fatto una chiacchierata con Laura Cutullo, veterinaria olistica che da diversi anni utilizza i prodotti omeopatici e le essenze floreali nel suo lavoro.
Sono andata a trovarla nel suo studio veterinario.
Appena entrata si respira a differenza, di altri ambulatori, un'energia rilassata.
Avevo portato con me anche Lila, la mia cagnolina, e per la prima volta l'ho vista contenta di entrare in un ambiente che di solito le mette addosso tanta paura.
Come mai hai scelto di utilizzare i fiori nel tuo lavoro?
Li ho scoperti per caso grazie a mio marito, verso la fine degli anni ’80, che li utilizzava per uso personale.
Ero incuriosita da quelle goccine: lessi i pochi libri che il mercato allora offriva, ed iniziai a seguire i primi sporadici Seminari.
In quegli anni frequentavo la scuola omeopatica, rigorosamente unicista, e quindi ero già decisa di utilizzare nel mio lavoro, un metodo che ponesse l’attenzione al “sentire” individuale, alle emozioni e al comportamento come sintomi guida per la scelta del rimedio, che fosse più dolce e più profondo, quando possibile, della classica medicina insegnata all’Università.
Ma la domanda che mi ponevo a quei tempi era: può la Floriterapia essere ugualmente d’aiuto in ambito veterinario?
Considera che ai tempi la cosa sembrava proprio un azzardo, nessuno ne parlava apertamente e pochissimi colleghi nel mondo la utilizzavano.
La risposta che mi diedi fu la considerazione che il principio della malattia per gli umani e gli animali non poteva che essere lo stesso, cioè la disarmonia fra Anima e personalità, causa di emozioni negative che aprono la porta alla malattia fisica .
Quindi incominciai ad usare i Fiori per equilibrare le emozioni degli animali.
Qual criterio utilizzi per scegliere i fiori?
Innanzitutto gli animali vengono lasciati liberi di girare per lo studio, così riesco a capire quale sia la loro indole.
È importante poi il colloquio con il padrone dell'animale sia ovviamente per avere tutte le informazioni possibili sul paziente sia perché gli animali sono il riflesso dei loro custodi, ne assorbono le loro emozioni come spugne.
Quindi è altrettanto importante osservare le persone per capire l'animale.
Cerco così di aggiungere un fiore della tipologia del padrone nella boccetta dell'animale.
Mi è anche successo di suggerire lo stesso bouquet di fiori ad entrambi, in particolare se il loro rapporto è molto unito (cosa che succede in particolare quando una persona vive da sola e ha un legame molto forte con il suo animale).
Oppure, quando l’animale sembra assorbire troppo le emozioni della famiglia nella quale vive, introduco un fiore che serve per separare le emozioni dell'animale da quello della persona con la quale ha un rapporto emotivamente simbionte.
È importante però ricordare che i fiori non cambiano il carattere.
Ognuno ha la propria modalità di essere.
Se il vostro cane o gatto è particolarmente attivo o riservato, forse lo è di carattere.
Quindi non pretendete che grazie ai fiori possa essere più tranquillo o che dimostri il suo affetto con ricerca di attenzione e coccole.
Deve essere rispettato per quello che è, ed accettato nella sua individualità. Gli animali fanno già tanto per farsi amare da noi.
Dobbiamo renderci conto che a volte questi non corrispondano alle nostre aspettative.
Gli animali ci insegnano sempre qualcosa anche se è un insegnamento a volte duro.
Laura Cutullo ha scritto, oltre ad altri testi, il libro “Fiori di Bach per gli animali”, Xenia editore, del quale è uscita da poco la nuova edizione ampliata.
Un valido aiuto per chi vuole aiutare i propri cuccioli a vivere meglio con l’aiuto dei Fiori
Potete seguirla anche sul suo sito Naturaliter e sulla sua pagina Facebook
Camilla