Oggi vi voglio raccontare una storia ...
Una mia cliente viene da me una prima volta, con una storia d’amore difficile, che alla fine si risolve.
Ma, dopo tre mesi, lui riceve una buona proposta di lavoro e deve partire per l’estero.
Lei è disperata: fra un mese il suo Amore se ne deve andare e non si sa per quanto.
Sta male, e non riesce più a vivere, congelata nella sua disperazione.
Anche la sua carriera professionale si blocca, perché è concentrata totalmente sulla prossima partenza di Lui.
Soffre ORA per qualcosa che deve ancora avvenire.
Ci sono molte strade che si potrebbero aprire tra il momento presente e la sua partenza.
E’ una storia appena nata, in qualunque caso potrebbe finire.
Oppure la lontananza potrebbe accrescere il loro Amore, e migliorare la qualità del tempo che passeranno insieme.
Lui potrebbe rinunciare al lavoro (ma chi lo farebbe in tempo di crisi?!?), e quindi odiarla per questa sua rinuncia ad un’occasione importante della sua vita.
Perché allora stare male?
Non sarebbe meglio vivere alla giornata, cercando di realizzare entrambe le proprie vite al meglio?
Lo so che è impossibile non soffrire, ma non così largo anticipo!
Non sarebbe meglio godersi i giorni che sono ancora davanti a loro?
E aspettare poi cosa succede?
Mi sono chiesta perché questa storia mi ha colpito così tanto.
La mia risposta è stata che raramente viviamo il momento presente, per vivere poi in attesa di qualcosa che potrebbe capitare … forse.
Siamo sempre in attesa di qualcosa.
Un lavoro migliore, il periodo delle vacanze per divertirci e/o rilassarci … viviamo sempre in differita.
Voi che ne pensate?
Chi di voi riesce a vivere il momento attuale pienamente?
Post correlati: Amore, eterna follia
Camilla