In questi giorni sto rileggendo “Just Kids”, di Patti Smith.
Non so se conoscete il libro, parla dei suoi esordi, e non sono stati certo facili.
Quello che mi colpisce in ogni sua pagina, però, ed è per questo che lo sto rileggendo, che, anche nei suoi momenti peggiori, lei ha un sogno che la sorregge.
Forse non ancora ben delineato, molto nebuloso certo, ma lei ha un SOGNO.
Non vive però nel futuro, ma si concentra giorno per giorno, facendo esperienze e da queste imparando.
Anch’io ho un sogno, ed è un periodo per me intenso di esperienze e novità.
Sono stata addirittura catapultata in dimensioni in cui non pensavo mai di arrivare, che non sono affini alla mia storia personale, e cioè quello del web e, soprattutto, del disagio mentale.
Ascolto ogni settimana storie da persone fantastiche, che hanno vissuto storie estremamente dolorose e ne stanno risorgendo, nonostante tutto e tutti (più avanti vi parlerò di questo progetto, ora è ancora in divenire, anche se è un fantastico abbozzo).
Da tutto questo sto imparando?
La mia Anima sicuramente si.
Ma io passo il tempo ancora il tempo a lamentarmi della banale quotidianità della mia vita, del mio essere stanziale.
Invece, rileggendo le pagine di quel libro, mi accorgo di quanto sto viaggiando, magari non in paesi diversi, ma sicuramente in dimensioni diverse, e questo si può fare anche rimanendo nel proprio quartiere, fermandosi a parlare con le persone, e guardando il mondo con occhi differenti.
E da tutto questo il mio SOGNO sta assumendo dei contorni più precisi, dei colori più netti, insomma sta prendendo forma, anche se è ancora lontano (o forse no, non ho ancora ben capito), a non essere più soltanto un sogno, ma una REALTA’.
Camilla
P.S. Scusatemi se non vi racconto maggiormente i dettagli, ma i sogni perdono forza, se vengono presentati prima del loro tempo (o almeno così io credo)