Non vi è mai capitato di aprire a caso un libro, e di leggervi una frase... e questa vi fa scattare qualcosa?!?
A me succede spesso...
Avevo preso in prestito in biblioteca, perché mi attirava il titolo, era un saggio... Il senso delle cose...
... ed ho letto l'introduzione (cosa che non faccio mai, perché di solito toglie il gusto di scoprire il libro pagina dopo pagina...)
Ve lo riporto senza aggiungere altro...
"Chi dice libertà, dice anche reversibilità di scelta.
E chi dice reversibilità dice precarietà.
Questa precarietà è il risvolto della medaglia della libertà.
Troppa libertà, ed ecco il caos, l'assenza di senso.
Al contrario, troppo ordine implica un unico senso, la dittattura.
Troppa libertà, ed è il disordine.
Troppo ordine, ed è il silenzio."
Oddio, che confusione!!!
Troppa libertà... caos... confusione.... precarietà...
... ed è assolutamente vero!
Io che ho scelto di vivere libera (anche se non ho ancora raggiunto, per vigliaccheria o per troppo amore, il mio ideale di libertà), mi rendo conto, quanto sia precario ogni momento della mia vita.
Non ho mai sicurezze.
Ogni giorno è un'incognita...
Diciamocelo... spesso è uno stress...
Ma rinuncerei alla mia libertà?!?
Me lo sono chiesto spesso ultimamente...
La risposta è stata NO!!!
Voglio raccontarvi una storia legata alla mia libertà...
un mio prezioso unico istantaneo momento di libertà assoluta...
Pomeriggio al maneggio... galoppavo con una cavalla che mi ha insegnato tanto, Sligo.
Andava tanto veloce che il vento mi fischiava nelle orecchie.
Per un breve attimo, siamo state sospese per aria, eravamo perfino svincolate anche dalle leggi di gravità.. ed in quel breve momento, ho capito cosa voleva dire essere libera, e che non ci ci avrei potuto mai più rinunciare....
Come colonna sonora di questa mia riflessione... una vecchia canzone di Giorgio Gaber "La libertà"
Perché, usando le sue parole, La Libertà è Partecipazione!!!"