Dopo la Morte, la fine di un ciclo, c'è sempre la speranza di una rinascita.
Negli Arcani, è rappresentata dalla carta della Temperanza.
È l’alba di un nuovo giorno.
Una Fanciulla si specchia in una pozza d’acqua, per ammirare la sua nuova immagine.
É rinata, ma con una nuova consapevolezza, perché ha l’esperienza del percorso fatto fino ad ora.
Si prepara per continuare il suo cammino, ed affrontare nuovi ostacoli.
Lei è un canale aperto, purificato dal processo del passato (avvenuto attraverso il passaggio della Morte), pronto a controllare nuove forze e nuove energie più elevate.
Ha imparato ad integrare le sue energie, rimanendo però ancorata alla Terra.
Questa carta mi ricorda la Primavera... dopo il sonno dell'Inverno, ci si risveglia, tra danze e canti, in un tripudio di colori.
La Natura si prepara ad una nuova vita, a nuove esperienze ed eccitanti avventure...
Fate e Folletti si affrettano per aiutare Madre Natura ad adornarsi per La Festa di Ostara.
E' ora di risvegliarsi!
Ci aspettano nuove mille avventure!
Canti e note si rincorrono nell'aria...
... e, con i versi di Gianni Rodari, vi lascio per oggi, agurandovi Felice Ostara
Dopo la pioggia
Dopo la pioggia viene il sereno,
brilla in cielo l’arcobaleno:
è come un ponte imbandierato
e il sole vi passa, festeggiato.
E’ bello guardare a naso in su
la sua bandiera rossa e blu.
Però lo si vede -questo è il male-
soltanto dopo il temporale.
Non sarebbe più conveniente
il temporale non farlo per niente?
Un arcobaleno senza tempesta,
questa sì che sarebbe una festa.
Sarebbe una festa per tutta la terra
fare la pace prima della guerra.
Come colonna sonora di questa carta, scelta obbligatoria è la Primavera di Vivaldi, ed in particolare "Aria di Festa", interpretata dal Rondò Veneziano, gruppo che amavo moltissimo nella mia giovinezza.
Quadri in ordine di apparizione:
"Venere nella Grotta" di Koloman - Mose
"Nascita di Venere" - Botticelli
"Allegoria della Primavera" - Botticelli